Questo articolo è stato scritto da:
Avv. Stefania Sbressa Agneni
contatto diretto mobile : +39 340 79 65 261
Autrice per Giuffrè Editore
Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta
Autrice per diversi blog giuridici
Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania
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La materia è particolarmente delicata e richiede la dovuta attenzione e sensibilità.
Il mobbing coniugale consiste in accuse, attacchi svolte in modalità sistematiche nei confronti del partner con il proposito di colpirlo nelle sue parti più deboli ed umiliarlo psicologicamente nel profondo, minando la sua personalità ed autostima. Tutto ciò è fatto per condurlo ad una situazione di depressione sottomissione psicologica.
Il mobbing coniugale è il seme dell'amore malato ed è difficile da riconoscere in quanto sottile ed ambiguo nelle sue manifestazioni.
Ricordando la definizione di mobbing coniugale data da Leymann e Gustavson che descrivono il fenomeno come una persistente e continua svalutazione psicologica della vittima designata mediante la messa in atto di comportamenti prepotenti, coercitivi e vessatori finalizzati a rendere fragile e manipolabile la sua intera persona.
Evidenziamo che emergono sempre di più atti di violenza familiare in concomitanza di crisi coniugale definitiva giunti nell'iter della separazione o di affidamento figli, oppure nella fase precedente.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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