La Corte di Cassazione con la sentenza n° 533 del 2018 ha previsto che, nel caso in cui si faccia ricorso al giudice di pace per aver ricevuto una multa per eccesso di velocità da autovelox fisso, ritenendo che vi fosse un errore sullo strumento di rilevazione, il magistrato è tenuto a verificare se l'autovelox fosse correttamente tarato al momento dell'infrazione.
Inoltre, una sentenza della Corte Costituzionale e precisamente la n° 113/2015 stabilisce che tutti gli autovelox devono essere tarati una volta all'anno.
Infatti, nel caso in cui dal controllo emergesse che vi era un difetto di regolazione dello strumento al momento dell'infrazione, la multa verrebbe subito cancellata ed il gestore della strada è tenuto al rimborso dell'importo di € 43,00 versato dall'automobilista per poter fare ricorso al giudice di pace.
Naturalmente se l'autovelox risulta a posto, la multa per eccesso di velocità viene confermata e l'importo di € 43,00 versato per fare ricorso non viene recuperato.
Il Giudice, in quest'ultimo caso, potrebbe anche aumentare l'importo di quanto dovuto in origine per l'infrazione.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Legale al Volante "
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