Preg.mi avvocati Sbressa Agneni,
sono nata nel 1981 e mi trovo alla soglia dei quarant'anni con un marito che non mi ama più da tempo e tre figli, e poi con un lavoro a tempo determinato che non mi dà la pace per vivere con serenità.
Ora dopo due anni di pausa di riflessione, ho deciso di chiedere la separazione da mio marito che a quarantadue anni è più infantile che mai con le sue serate milanesi in giro per i locali di Milano con gli amici di sempre.
Io ho bisogno di una baby sitter che mi guardi i bambini il pomeriggio, visto che lavoro, mi chiedo se si può indicare questa necessità nel ricorso, dividendo tra io e lui la spesa.
Cordiali saluti.
Vi contatterò per la pratica di separazione in studio. Per ora grazie per la vostra risposta e buon lavoro avvocati Sbressa Agneni!
(Matilde, '81-Novara)
Gentile Sig.ra Matilde,
la risposta è affermativa in quanto nel ricorso per separazione deve essere indicata in modo analitico ogni condizione e di conseguenza anche la spesa della baby sitter che va suddivisa al 50% tra i coniugi.
Ovviamente in caso di separazione consensuale e di accordo tra lei e suo marito tutto è determinato dall'esito delle trattative in tale senso, altrimenti sarà il giudice a decidere nella separazione giudiziale.
In tale caso è necessario provare che per lei è fondamentale rivolgersi alla baby sitter per poter recarsi al lavoro.
La aspettiamo in studio a Borgomanero.
Cordiali saluti.
Avvocati Sbressa Agneni
Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "
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