Proprio così. Per la Corte di Cassazione anche le corna danno diritto al risarcimento con la conseguenza che d'ora in avanti anche le vittime dei tradimenti coniugali possono proporre domanda per giuste richieste risarcitorie. Ma attenzione, perchè gli Ermellini con la sentenza n°18853/2011 hanno spiegato che i danni si possono chiedere se il tradimento “ abbia trasmodato in comportamenti che, oltrepassando i limiti dell'offesa di per sé insita nella violazione dell'obbligo in questione” e “si siano concretizzati in atti specificatamente lesivi della dignità della persona, costituente bene costituzionalmente protetto”. Occorre, dunque, dimostrare che il tradimento per le sue modalità ed in relazione alla specificità della fattispecie, abbia dato luogo alla lesione della salute del coniuge. Questi per poter essere risarcito deve dimostrare di aver subito una lesione di un bene costituzionalmente garantito.