Con il contratto di divisione i partecipanti ad una comunione la sciolgono, attribuendo a ciascuno, in luogo del diritto di quota, un diritto esclusivo di valore corrispondente.
Il presupposto della divisione è dunque l'esistenza di uno stato di comunione: se ciò non esiste (perché per esempio la divisione del patrimonio ereditario era già stata fatta dal testatore con un testamento non ancora scoperto) il contratto di divisione è nullo per mancanza di causa.
Se sono stati omessi uno o più beni, la divisione non è invalida e si procede ad un supplemento di divisione.
Se uno dei condividendi è stato leso nella misura superiore ad un quarto, si può chiedere la rescissione della divisione.
Per qualsiasi informazione, per una consulenza legale o per assistenza legale, non esitate a contattare gli avvocati Sbressa Agneni in sede a Borgomanero (0322 842177) oppure al mobile 340 7965261.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
ASSISTENZA LEGALE
Ti serve assistenza legale su questo argomento ? Contatta subito lo Studio Legale Sbressa Agneni, compila il nostro modulo di consulenza online / telefonica.
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _