Con sentenza n°21977 depositata il 6.12.2012 la Corte di Cassazione ha deciso che l'ex coniuge ha diritto al rispristino dell'assegno di mantenimento se le sue condizioni economiche si sono aggravate per il fatto di dover pagare una rata di finanziamento contratta per fare fronte alle spese di ristrutturazione del condominio in cui vive. In primo grado il Tribunale con sentenza dichiarativa della cessazione degli effetti civili del matrimonio, poneva a carico del marito un assegno mensile di € 220,00. La Corte d'Appello, invece, dichiarava che nulla era dovuto all'ex coniuge. Successivamente, la donna chiedeva il ripristino dell'assegno adduccendo il peggioramento delle sue condizioni economiche ( condizioni di salute, accrescimento delle difficoltà di reperire un'occupazione lavorativa, necessità di interventi di ristrutturazione e manutenzione straodinaria nel condominio in cui è ubicata la sua abitazione), e il miglioramento di quelle del marito che era entrato nel possesso di alcune proprietà ereditate che aveva potuto cedere in locazione. Gli Ermellini nella loro decisione hanno spiegato tra le altre cose che è stato preso in considerazione non l'esborso costituito dall'importo complessivo della quota dei lavori condominiali ma l'esposizione debitoria contratta dalla donna con l'acquisizione di un finanziamento bancario.