Avv. Stefania Sbressa Agneni Avvocato Matrimonialista Autrice per Giuffrè Editore  Responsabile AMI Sezione Territoriale di Verbania Scrive per la rivista La Grinta di Vercelli

Preg.mo Avvocato Sbressa Agneni,
sono un padre separato e avrei il diritto di vedere mia figlia di 5 anni, a fine settimana alternati. Ma mia moglie ogni volta che spetta a me di vedere la bimba, mi dice sempre che sta male ed è meglio che stia in casa con lei. Senza dirmi nulla ha cambiato il pediatra che la seguiva ed ogni volta (è quasi un anno che va avanti così) mi fa avere certificati medici che attestano che non sta bene ( mal di pancia, influenza, bronchite ecc.). La mia ex dice che sono egoista e che sottovaluto i problemi di mia figlia e che le faccio del male ad incontrarla, non capendo che è delicata e deve stare con la madre finchè non sta meglio. Io sono certo che si tratta di espedienti di mia moglie per non farmi vedere la bambina. Seguo sempre la Sua rubrica ed attendo un consiglio. ( Adriano, '74 Gattinara)

Cara Adriano,
innanzitutto Le dico che il fatto che Sua moglie abbia cambiato pediatra senza dirle nulla e che subito dopo abbia cominciato a farle avere certificati medici in modo costante, fa presumere che il medico agisca in modo poco trasparente. Per prima cosa deve segnalare le sue perplessità a questo pediatra, riservandosi di rivolgersi all'Ordine dei medici. Sono certa che facendo ciò le cose cambieranno e i certificati diminuiranno in breve tempo. Dal Suo racconto è palese che Sua moglie vuole privarla degli incontri programmati con la la bambina. Di fronte a una simile situazione , lei potrà agire in via penale, con una querela per il mancato rispetto degli ordini del giudice. Oppure potrà agire in sede civile, tramite un'azione di ammonimento della consorte ( ex.art.709 del codice di procedura civile) che sanzioni la condotta di Sua moglie. Ho scelto di rispondere alla Sua lettera che testimonia che a volte i papà separati fanno fatica a vedere regolarmente i figli, a causa dell'ostruzionismo delle loro ex mogli.

IN HOTEL MI HANNO RUBATO SOLDI ED OROLOGIO, COME POSSO AGIRE?
Preg.mo Avv. Sbressa Agneni,
quest'estate nell'hotel in cui alloggiavo ho subito un furto da parte di ignoti. Mi hanno rubato un orologio di valore e un'elevata somma di denaro. Dietro la porta della camera, c'era affisso questa avviso: “ La direaione dell'albergo declina ogni responsabilità per i furti di oggetti lasciati nelle camere”. Posso chiedere all'albergatore un risarcimento e come devo fare per agire? ( Michele, '62- Vercelli)

Caro Michele,
Le dico subito che la scritta dietro alla porta non ha valore giuridico. Per la legge, gli albergatori sono responsabili di ogni sottrazione, deterioramento e distruzione di cose portate dal cliente in albergo. E' previsto che debbano risarcire tutto, fino all'equivalente di cento volte il prezzo giornaliero di locazione dell'alloggio. Se invece emerge una colpa dell'albergatore o dei suoi aiutanti, egli risponde in misura illimitata. In ogni caso, il cliente ha l'obbligo di denunciare il fatto all'albergatore senza ritardo ingiustificato, altrimenti non potrà avvalersi delle norme a suo favore.