Questo articolo è stato scritto da:
Avv. Stefania Sbressa Agneni
contatto diretto mobile : +39 340 79 65 261
Autrice per Giuffrè Editore
Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta
Autrice per diversi blog giuridici
Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania
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Nella fase del divorzio devono essere messi in evidenza tutti i diritti che un coniuge può vantare. Tra questi diritti rientra quello della richiesta dell'assegno divorzile, sempre che vi siano i presupposti per poterlo avere.
Il riconoscimento dell'assegno divorzile è importante per poter richiedere ed avere diritto ad una quota del tfr e della pensione di reversibilità in caso di morte del coniuge obbligato al versamento dell'assegno divorzile.
Nel caso il coniuge obbligato si sia risposato il coniuge divorziato concorre con il coniuge superstite.
Vi consigliamo, quindi, di farvi riconoscere anche un minimo di importo (anche 50 euro) per poter richiedere ed aver diritto ad una quota del tfr, il 40% come stabilito dalla legge n. 898/70, e ad una quota della pensione di reversibilità.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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