La Corte di Cassazione con la sentenza n° 3494/2019 mette un freno alle multe illecite erogate dagli ispettori dei bus, rafforzando l'orientamento già espresso in passato dalla stessa suprema Corte con la sentenza n° 2973/2016.
I “vigilini” rappresentano il personale delle aziende di trasporto che con la legge Bassanini del 1997 vanno in aiuto della polizia municipale togliendole alcuni compiti.
Secondo la Suprema Corte gli ispettori dei bus possono dare le multe solo a chi sosta o circola nelle corsie riservate ai mezzi pubblici.
Nel primo caso è prevista una multa di € 87,00 più il taglio di due punti dalla patente di guida e la rimozione dell'autovettura, mentre nell'altro caso è prevista la multa di € 83,00.
Quindi, le multe alle auto che sono in sosta vietata, ad esempio nelle aree delimitate dalle strisce blu o sui marciapiedi, possono essere date solo dagli ausiliari che dipendono dai comuni, oppure dalle società di gestione dei parcheggi a pagamento.
Di conseguenza, se ci arriva una multa da un ispettore dell'azienda di trasporto e ciò è indicato sul verbale si può chiedere che venga annullata facendo ricorso al giudice di pace o al prefetto.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Legale al Volante "
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