Secondo una recente e particolare sentenza del Tribunale Civile di Roma, fare shopping sfrenato può costituire valido motivo di addebito della separazione, soprattutto quando lo shopping diventa un'abitudine quotidiana che pregiudica il benessere economico della famiglia.
Il caso riguarda una donna che dedicava, dopo l'uscita dal lavoro, ogni sua giornata alle compere futili e superflue di profumi, creme di bellezza, vestiti e quant'altro, spendendo tutti i soldi che guadagnava per se stessa, dimenticandosi di avere due figli a cui provvedere.
Il marito stanco della situazione insostenibile ha chiesto che venisse riconosciuto alla moglie spendacciona l'addebito della separazione, in quanto tutto il carico della famiglia gravava da anni solo su di lui che doveva anche provvedere al pagamento del mutuo della casa.
L'uomo si è difeso invocando l'art.143 del codice civile che obbliga entrambi i coniugi a concorrere alle spese nell'interesse della famiglia.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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