L'animus dereliquendi è il proposito di rompere definitivamente la convivenza ed è il requisito che attiene all'elemento soggettivo dell'allontanamento e che è dato dalla volontà di porre fine alla convivenza.
Però non ogni allontanamento è abbandono. Non lo è quello necessitato per cui manca la volontarieta'. Non lo è quello determinato da giusti motivi. Non lo è quello in cui il coniuge ha preferito allontanarsi da casa per troncare sul nascere una crisi coniugale, con il proposito di riprendere al più presto la convivenza.
Per aversi allontanamento rilevante e deducibile in separazione, occorre l'intenzione seria, ferma e ponderata di rompere la convivenza, sottraendosi in modo permanente al dovere di coabitazione.
Non può quindi considerarsi illecito ogni allontanamento, specie quando esso è dovuto a ragioni ininfluenti sul rapporto coniugale, come ad esempio i motivi di lavoro.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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