Essere abbandonati dal proprio coniuge è un vero e proprio trauma, soprattutto se giunge come un fulmine a ciel sereno, e come tale è degno di ricevere un equo indennizzo a titolo di risarcimento danni.
La Corte di Cassazione con la sentenza n° 14981/09 ha convalidato la condanna al risarcimento del danno nei confronti di una moglie sarda, colpevole di aver scaricato il marito all'improvviso. La moglie era partita per una vacanca portando con sé la figlia ed un amico, comunicando al marito il tutto in una lettera. Al suo rientro dalla vacanza aveva confessato al marito di volerlo lasciare. La Corte d'Appello di Cagliari aveva condannato la donna a risarcire il marito per l'abbandono.
La donna in Cassazione aveva fatto presente di aver manifestato via epistolare al marito l'intenzione di lasciarlo e che l'abbandono non era avvenuto a fulmine a ciel sereno come diceva lui.
I Supremi Ermellini di Piazza Cavour hanno bocciato il ricorso dicendo che “alla stregua del tenore della lettera e del comportamento immediatamente susseguente non possono nutrirsi dubbi sulla volontà di abbandonare in modo improvviso e definitivo il domicilio domestico, trattenendo per di più con sé la bambina con evidente lesione dei doveri coniugali”.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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