Avv. Stefania Sbressa Agneni Avvocato Matrimonialista Autrice per Giuffrè Editore  Responsabile AMI Sezione Territoriale di Verbania Scrive per la rivista La Grinta di Vercelli

Decidere di porre fine al proprio matrimonio non è facile ed intraprendere il percorso della separazione legale è ancora più difficile soprattutto in presenza di figli ai quali, nonostante la separazione, deve essere garantita una vita serena il più possibile. In un periodo di separazioni facili e di divorzi facili, riportiamo sul sito dello studio legale Sbressa Agneni di Borgomanero in provincia di Novara la storia di tre donne che anziché separarsi preferiscono restare in famiglia e sopportare una vita di coppia apparente e non più felice. Tutte e tre concordano che restare soltanto per i figli comporta il rischio di offrire loro l'immagine di una coppia infelice e triste, ma non trovano il coraggio di ricominciare da zero la propria vita. Spesso la separazione è un vero e prorprio atto di coraggio. Queste storie di vita reale hanno lo scopo di fare riflettere coloro che si trovano in piena crisi coniugale e stanno pensando alla separazione con molti dubbi e sensi di colpa.

IRENE, 43 anni, sposata da 25 anni, madre di una figlia di 15 anni: “non sono capace di lasciare tutto”. Quasi ogni giorno mi chiedo me ne vado o non me ne vado, e poi anzi per il momento sono sempre la', con Cristian...insieme abbiamo passato tutte le fasi del rapporto di coppia dopo più di trentanni che ci conosciamo. Ho dei periodi di calma piatta e dei periodi di crisi profonda. Un giorno sono addirittura andata a vedere un appartamento per andarci a vivere con mia figlia per ripartire da zero e cominciare una nuova vita. Poi penso che da sola non sono capace di fare grandi cose e credo che non avrò mai il coraggio necessario per lasciare mio marito. Quando però penso a tutti i sacrifici fatti per arrivare dove sono ed anche alla costanza di Cristhian ad andare avanti arrivo persino a pensare che forse la famiglia è ciò che sto vivendo e che a volte mi sta stretta al punto di volere scappare.

ANNA, 36 anni, sposata da sedici e madre di tre figli di 4,7 e 13 anni:”per i miei figli sarei quella che ho rovinato tutto.” Un giorno, in vacanza al mare con la mia famiglia mi sono chiesta guardando l'orizzonte “ ma io lo amo ancora? Dopo diciasette anni ho l'impressione di provare per Marco solo amicizia. Lui in tutto questo tempo è diventato totalmente dipendente da me e in me trova l'appoggio per andare avanti. Il sentimento di amore mi manca e lui non fa niente per risvegliare la fiamma ed alimentare il nostro rapporto che con il tempo si è completamente spento. Nonostante questa situazione non voglio essere io a rovinare la famiglia e ad essere etichettata come tale dai miei figli.

ANDREINA, 39 anni, sposata da più di dieci anni, madre di due ragazzi di 10 e 14 anni: “l'idea di rompere è una pura crudeltà”. E' terrificante ricominciare da zero. Paolo ha dieci anni in più di me. L'ho conosciuto quando avevo 20 anni ed è con lui che ho imparato a vivere. Penso che nessuno mi amerà mai più come lui. Cenare tutte le sere noi quattro e l'idea di continuare così per sempre mi terrorizza e da un po' di tempo è divenuto insopportabile. Perchè io ho bisogno di pensare a me, di vivere anche pensando alla mia persona che oggi viene messa in secondo piano a tutto. Per il momento la vita quotidiana mi è insopportabile. Allora sto diventando assente e nelle riunioni familiari mi chiedo: “ma io cosa ci faccio qui?” Ho l'impressione di giocare un ruolo che non è più il mio. Paolo mi ha chiesto di dargli un'altra possibilità ed io ho risposto di si. Sono passati più di sei mesi e siamo sempre come prima ed io mi ritrovo terribilmente triste e delusa. Può darsi che in fondo a me stessa sia io ad attendere che sia Paolo a dire basta, stop!