Ho scelto di riportare sul sito del mio studio legale questa sentenza in quanto mi capita sovente che uno dei due coniugi mi chieda charimento in merito ad una sua possibile responsabilità in caso di fallimento dell'altro.
A tale proposito la Corte di Cassazione con sentenza n. 16829 del 5 luglio 2013 ha stabilito che è possibile estendere il fallimento di un imprenditore commerciale a sua moglie se quest'ultima si era fatta garante della società sottoscrivendo fideiussioni e concedendo una garanzia ipotecaria su metà quota delle proprietà immobiliari in comproprietà con il marito.
Gli Ermellini ricordano altresì che l'estensione del fallimento al familiare del titolare deve essere comprovato dalla reale esistenza di società di fatto mediante la valutazione degli atti svolti dal familiare stesso, che non è fondamentale che venga considerato collaboratore e che la partecipazione e spartizione degli utili percepiti non è elemento di rilievo utile a tale scopo.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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