La sentenza della Corte di Cassazione n° 15486/2013 afferma che il comportamento tenuto dai coniugi nella convivenza pre-matrimoniale è rilevante ai fini dell'accertamento delle responsabilità che hanno determinato l'intollerabilità della prosecuzione del matrimonio quando la convivenza more uxorio costituisce una fase della vita della coppia che ha preceduto senza interruzioni temporali il matrimonio e allorchè non sia possibile tracciare una distinzione tra il comportamento dei coniugi nella fase precedente il matrimonio e nel matrimonio.
Inoltre, gli Ermellini precisano che l'elemento costituito dalla consistenza patrimoniale dell'ammontare dei redditi dei coniugi assume rilievo nel determinare il tenore di vita della coppia ai fini della determinazione dell'assegno di mantenimento nei casi di assoluta brevità della convivenza, non essendo possibile ricorrere al riscontro di altri comportamenti abituali tenuti dai coniugi.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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