MANTENIMENTO FIGLI: COME SI DETERMINA?

I coniugi in procinto di separarsi con figli ci chiedono spesso: avvocato come si fa a calcolare l'importo del mantenimento per i figli che il genitore non collocatario deve corrispondere ogni mese?

La risposta immediata è questa: dalla dichiarazione dei redditi di entrambi i coniugi, tenendo però conto di altri parametri e della situazione economica attuale dei coniugi.
Occorre anche considerare che il coniuge che lascia la casa coniugale deve reperire un altro alloggio e ciò gli comporta di sicuro alcune spese sia che acquista l'immobile sia che va in affitto.

Ad ogni modo due sono gli elementi fondamentali: la dichiarazione dei redditi (stipendio mensile) e i tempi di permanenza presso ciascun genitore.

Vediamo che spesso i coniugi decidono di tenere i figli dividendosi il tempo a metà (ad esempio si dividono i tempi di permanenza settimanale). In tale caso il collocamento è paritario ed è fattibile concordare una contribuzione diretta da parte di entrambi quando i figli stanno con loro oltre alla suddivisione al 50% delle spese straordinarie che devono essere preventivate, concordate e documentate.

Se i tempi di permanenza non sono paritari il genitore non collocatario dovrà corrispondere all'altro un assegno di mantenimento mensile per i figli, continuando però anche lui a poter vivere dignitosamente.

Per esempio se un coniuge percepisce uno stipendio di euro 1.300,00 e deve reperire nuovo alloggio ecc.., l'importo indicativamente potrebbe essere di € 200,00-250,00 oltre al 50% delle spese straordinarie. Se i coniugi non trovano un accordo decide il giudice.

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