Avv. Stefania Sbressa Agneni Avvocato Matrimonialista Autrice per Giuffrè Editore  Responsabile AMI Sezione Territoriale di Verbania Scrive per la rivista La Grinta di Vercelli

Preg. avvocato Stefania Sbressa Agneni,

dopo un periodo di convivenza, mi sono sposato e circa tre mesi fa dopo una lite furiosa, mia moglie mi ha confessato che nostra figlia in realtà non è mia figlia in quanto lei all'epoca del concepimento aveva una storia d'amore con il suo ex fidanzato che è il padre della bambina.

Ora sono in preda al panico ed allo smarrimento, ho rotto ogni rapporto con questa donna e anche con la bambina che non riesco più a guardare con gli stessi occhi. Mi è crollato il mondo addosso e soprattutto le certezze che credevo di avere nella vita.

Adesso però vorrei ottenere il disconoscimento della paternità ma temo che oramai non possa più, Le chiedo se ci sono possibilità di promuovere l'azione.
(Filippo '68, Biella)

Caro Filippo,

Le faccio subito presente che il termine entro il quale è possibile portare avanti la pratica per il disconoscimento della paternità è di un anno. Tale termine decorre dal momento in cui si è scoperto l'adulterio e non da quando è avvenuto. Perciò, finchè non saranno trascorsi più di dodici mesi da quando Lei ha scoperto il fatto che la bambina non è Sua figlia, farà in tempo a rivolgersi a un Tribunale. Ma attenzione perchè scaduto il termine, non potrà fare più nulla per disconoscere la bambina che, pur non essendo sangue del suo sangue, per la legge rimarrà per sempre una figlia legittima.