Nelle cause di separazione e di divorzio, l'assegno di mantenimento costituisce da sempre l'oggetto principale del contendere nelle liti tra i coniugi e spesso anche dopo di esse le discussioni continuano ad esserci e a non placare gli animi sull'orlo di una crisi di nervi dei separati e divorziati.
Proprio in merito all'assegno di mantenimento la Corte di Cassazione con la sentenza n°27378/2013 ha ritenuto che il coniuge economicamente più debole può ottenere un aumento del mantenimento se il coniuge obbligato non versa più l'assegno di mantenimento in favore del figlio, oramai maggiorenne ed indipendente.
Quindi, per i Supremi Ermellini, nel momento in cui il marito viene alleggerito dall'obbligo di mantenere il figlio, questo evento può essere considerato come circostanza nuova che è in grado di determinare un miglioramento della situazione patrimoniale dell'onerato.
In più, per i Giudici, l'aumento dell'assegno di mantenimento in favore della moglie, era giustificato dal fatto che il figlio, avendo raggiunto l'indipendenza economica, aveva lasciato la casa coniugale in cui rimaneva la madre che non avendo più alcun titolo per stare nella casa doveva trovarsi una nuova abitazione.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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