La Corte di Cassazione con sentenza n.7477/2014 ha stabilito che l'aspra conflittualità tra i coniugi non impedisce al giudice di disporre l'affidamento condiviso dei figli ad entrambi, a meno che detta conflittualità ponga in pericolo l'equilibrio e lo sviluppo psico-fisico dei figli, pregiudicando così il loro l'interesse.
Per gli Ermellini, quindi, il provvedimento di affidamento condiviso dei figli deve essere adottato con riferimento all'interesse esclusivo dei medesimi e un affidamento esclusivo a favore della madre o del padre con le conseguenti ripercussioni sul piano dell'esercizio della potestà, non garantirebbe di scemare la litigiosità tra i coniugi e neppure garantirebbe uan vita migliore alla prole.
In conclusione, per la Cassazione, il comportamento ostile di un genitore nei confronti dell'altro è di per se stesso privo di rilievo ai fini dell'affidamento condiviso ed ha rilievo soltanto quando mina l'interesse e la serenità della prole.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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