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Questo articolo è stato scritto da:

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Avv. Stefania Sbressa Agneni

contatto diretto mobile :  +39 340 79 65 261

Autrice per Giuffrè Editore

Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta

Autrice per diversi blog giuridici

Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania

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Gentile avvocato Stefania Sbressa Agneni,

sto vivendo una situazione molto complicata che mi ha fatto crollare il mondo addosso. Ho scoperto, per puro caso (come spesso capita) che mio marito da due anni gioca un po' a tutto, con le slot machine e fa scommesse alle corse dei cavalli e a vari sport. Ha svuotato il conto corrente con tutti i nostri risparmi, prelevando ingenti cifre ed utilizzando anche il denaro che era destinato per l'università dei nostra figlia.

Confesso che la prima cosa che ho pensato è stata quella di lasciarlo e chiedere la separzione anche perchè le bugie degli ultimi anni sono state parecchie. Poi riflettendo ho capito che la sua è una vera e propria malattia e vorrei provare ad aiutarlo visto che resta e rimarrà per sempre il padre di nostra figlia.

( Laura, '74 Gattinara )

 

Cara Laura, In quest'ultimo periodo ho affrontato numerosi casi di crisi coniugali in cui lui o lei hanno una dipendenza patologica nei confronti di qualcosa di cui non riescono a fare a meno, perdendo di vista la propria famiglia, il proprio equilibrio e se stessi.

Credo che Suo marito debba farsi aiutare con un apposito percorso terapeutico in quanto la ludopatia è una vera e propria malattia, una dipendenza che non deve essere assolutamente sottovalutata.

Per prima cosa, pretenda di farsi accreditare il suo stipendio sul suo conto corrente affinchè sia lei a fornirgli il denaro necessario per vivere di volta in volta.

Un'altra soluzione più drastica che viene anche applicata in casi come questi, è il ricorso all'amministrazione di sostegno, che costituisce una misura adeguata ad affrontare una problematica così complessa. Consideri anche che il problema di suo marito consiste in una vera e prorpria dipendenza, del tutto simile per sintomi e caratteristiche a quella da sostanze stupefacenti.

L'amministratore di sostegno viene nominato su vostra richiesta dal giudice e può essere anche una persona estranea al vostro nucleo familiare. L'amministratore di sostegno è uno strumento versatile inserito nel codice con la legge n.6 del 09.01.2014. Il ricorso deve essere presentato al giudice tutelare del luogo in cui l'eventuale beneficiario ha la residenza o il domicilio ( art.404 c.c.).

Consiglio una nomina a tempo determinato per la durata di due anni prorogabili al fine di avere la possibilità di valutare i risultati e i miglioramenti di suo marito.

Infine, Le segnalo che l'amministartore dovrà quindi seguire un percorso con lui per fargli riacquistare la propensione al risparmio, vigilando su come vengono spesi i soldi ed imponendo soglie di spesa settimanali e mensili, tutelando così il vostro patrimonio.

Con questa misura, Le auguro di poter ritrovare passo dopo passo il vostro equilibrio familiare.

 

 

Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.

 

Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "

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Famiglia e persone

"Famiglia e Persone" UTET Giuridica

Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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