La Corte di Cassazione con ordinanza n. 9658 del 06.05.2014 ha stabilito che anche se l'ex marito va in pensione ed il suo redditoè diminuito ma le esigenze dell'ex nucleo familiare sono aumentate, è legittimo l'aumento dell'assegno di mantenimento.
La Suprema Corte fa rilevare che il Giudice di merito non si era limitato a prendere in considerazione tale circostanza, ma aveva considerato la situazione economico patrimoniale del resistente nella sua interezza. L'ex marito era proprietario di diversi immobili e quindi in grado di fare fronte alle aumentate esigenze dell'ex nucleo familiare.
Secondo i giudici della Corte d'Appello, egli avrebbe potuto vendere parte di tale patrimonio per fare fronte alle richieste della moglie e del figlio. Gli Ermellini nella sentenza, enunciavano il principio di diritto secondo cui l'assegno di mantenimento deve consentire al'ex coniuge ed alla prole di mentenere lo stesso tenore di vita goduto in costanza di matrimonio.
Infine, si rammenta che per giurisprudenza consolidata “anche in sede di separazione, l'assegno per il coniuge deve tendere al mantenimento del tenore di vita goduto durante la convivenza matrimoniale, e tuttavia indice di tale tenore di vita può essere l'attuale disparità di posizioni economiche tra i coniugi”.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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