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Questo articolo è stato scritto da:

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Avv. Stefania Sbressa Agneni

contatto diretto mobile :  +39 340 79 65 261

Autrice per Giuffrè Editore

Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta

Autrice per diversi blog giuridici

Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania

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Preg.mo avvocato Stefania Sbressa Agneni,

convivo con la mia compagna da oltre 14 anni e non abbiamo figli, ma ho una sorella.

Non l'ho mai sposata perchè mia moglie non mi ha mai concesso il divorzio.

Ora però sento il bisogno di tutelarla in qualche modo, essendo totalmente a mio carico ma soprattutto mi è stata sempre vicino in ogni situazione che senza di lei avrei affrontato in modo sbagliato. Insomma mi ha sempre dimostrato di tenere a me e alla nostra relazione ed io vorrei dimostrarle altrettanto tutelandola dal punto di vista legale.

( Ignazio, '57)

 

Caro lettore,

in primo luogo il divorzio non si “concede”, ma è un diritto che lei può ben attivare essendo decorso ormai tanto tempo dalla separazione. Sarebbero bastati tre anni decorrenti dall'udienza presidenziale in cui il giudice autorizza i coniugi a vivere separati.

Comunque, il matrimonio sarebbe la miglior protezione per la sua compagna in quanto solo dal matrimonio nascono principi di solidarietà anche economica.

Se vuole, intanto, scrivere il testamento, lo deve scrivere di suo pugno, datarlo e consegnarlo ad un notaio o in ogni caso riporlo in un luogo sicuro.

La informo che per legge sua moglie, finchè non c'è il divorzio, ha diritto alla quota di riserva legittima pari alla metà del suo patrimonio, anche se siete separati e non vivete più insieme da tempo. Dunque, lei può riservare solo la quota disponibile dell'altra metà alla sua compagna, indicandola nel testamento con nome, cognome e data di nascita.

Tuttavia, finchè lei non fa testamento, sappia che sua moglie per legge avrebbe diritto ai due terzi del suo patrimonio e sua sorella un terzo.

Dunque, consiglio di divorziare subito da sua moglie e poi il matrimonio con la sua compagna.

Nel frattempo, categoricamente e subito faccia il testamento olografo che deve essere datato e sottoscritto di suo pugno.

Questi sono i miei consigli legali in quanto non vorrà gratificare ancora e dopo anni sua moglie che la tiene in una prigione anagrafica senza averne diritto!

 

 

Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.

 

Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "

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"Famiglia e Persone" UTET Giuridica

Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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