In realtà no, premettendo però che l'elemento essenziale per l'addebito della separazione è costituito dal fatto che sussista, secondo l'articolo 143 del codice civile, un nesso di causale tra la violazione dell'obbligo di fedeltà e l'intollerabilità della convivenza e di conseguenza che ciò abbia determinato la fine della relazione matrimoniale ( Cass. Civ.19.07.2010 sent.n 16873- 8 maggio 2009 sent.n. 10985- 09.09-2005 sent.n.18000- 12 marzo 2004 sent.n.5090). E' necessario anche che la relazione non sia semplicemente una forma di amore sublimata cioè priva di connotati sessuali e passionali e secondariamente che il comportamento adulterino del coniuge sia idoneo ad evidenziare agli occhi dei terzi la sua infedeltà, causando una menomazione della dignità e dell'onore dell'altro coniuge.
Per approfondire l'argomento, Vi consiglio di leggere la sentenza della Corte di Cassazione n.29249 del 12.12.2008 e la sentenza n.5557/ 2008. In ogni caso la giurisprudenza è ricca e corposa su questo tema che costituisce la causa del fallimento di molti matrimoni.
Infine, Vi informo che l'addebitabilità della separazione costituisce peculiare caratteristica della separazione giudiziale, cioè quel tipo di separazione legale che viene pronunciata dal Tribunale su istanza di un coniuge contro l'altro ovvero quando tra essi non vi è accordo sulle condizioni di separazione.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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