Il caso oggetto della sentenza della Corte di Cassazione n.16170 del 15.07.2014 riguarda un marito assiduo frequentatore di nigth club, visto più volte abbracciato a diverse donne. La moglie lo caccia di casa, facendogli trovare le valigie sul pianerottolo.
I Giudici in primo e secondo grado addebitano la separazione al marito, disponendo l'assegno di mantenimento a favore della moglie, assegnandole anche la casa coniugale.
L'uomo ricorre per cassazione, censurando il mancato addebito della separazione alla moglie, nonché l'assegno di mantenimento posto a suo carico, lamentando la mancata valorizzazione del suo allontanamento forzoso dalla casa coniugale dalla stessa attuato.
Anche gli Ermellini hanno ritenuto il comportamento della moglie come il logico “ epilogo della travagliata vita coniugale”.
Quindi,la cacciata da casa del marito e le scenate della moglie costituiscono per la Suprema Corte “ non già atteggiamenti eccessivi della stessa, ma una reazione più che comprensibile ad un comportamento arrogante, irriguardoso e gravemente vessatorio del coniuge nell'evidente intenzione di difendere la dignità familiare gravemente offesa.
Per tali ragioni, la Corte ha rigettato il ricorso del marito anche perchè, come già evidenziato, le reazioni della moglie costituivano una normale conseguenza alle ripetute violazioni degli obblighi matrimoniali compiuti dal marito.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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