Quando la crisi coniugale è profonda, magari anche da tempo ed addirittura da anni, il pensiero di porre fine al matrimonio diventa sempre più costante ma, per diversi motivi, la decisione definitiva si rimanda sempre più in là, e nel mentre il tempo passa e la situazione rimane sempre uguale e nei casi più gravi peggiora inesorabilmente. Perchè quando le cose non vanno e la crisi è già in atto da tempo, il cambiamento in meglio può avvenire soltanto se ambedue i coniugi hanno radicato in se stessi questa intenzione che alla base richiede l'esistenza di un sentimento che, nonostante i problemi provenienti dall'esterno o dall'interno della coppia, continua ad essere presente pur essendo diventato simile ad una lucciola, la cui luce è sempre accesa anche se ad intermittenza,dalla quale, se si vuole, è però possibile ripartire.
Perchè quando le cose non vanno e si vuole rimanere insieme il modo per cambiare si trova sempre, tenendo anche presente che“ se vogliamo che tutto rimanga com'è, allora cambiamo tutto”, come disse Tancredi nel Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ma ciò non sempre è possibile e soprattutto facile da capire quando si è nella fase complicata e delicata della crisi coniugale.
La separazione, in molti casi, è un atto di coraggio perchè spesso si ha paura del cambiamento, di rimanere soli, facendoci sopportare un matrimonio oramai giunto al capolinea piuttosto che intraprendere un nuovo percorso di vita senza avere al proprio fianco la persona con cui si ha condiviso anni importanti ed anche significativi che magari sono coincisi anche con la nascita di un figlio.
La separazione spesso, soprattutto se gestita male e frettolosamente e senza l'assistenza scrupolosa di un avvocato matrimonialista, può comportare un impoverimento della famiglia che al giorno d'oggi può veramente spaventare al punto di scegliere per la propria vita ed anche per comodità una situazione di infelicità ed apatia totale, vivendo un matrimonio di pura facciata.
Così si preferisce rimanere sposati, diventando coniugi separati in casa, creando quelle situazioni che con il trascorrere del tempo diventano sempre più tristi, insostenibili e difficili da gestire. Ritengo con estrema convinzione che per portare avanti una simile situazione familiare e matrimoniale, sia necessario avere un carattere adatto e se non lo si possiede, prima o poi scoppia tutto, aggravando ancora di più il peso ed il fardello di una situazione già esistente ed irrimediabilmente compromessa e logorata da tempo.
La paura di separarsi a volte può paralizzare e fare venire meno un'intenzione che,invece, è in realtà voluta e decisa in modo determinato ma non si ha coraggio di concretizzarla. Così facendo si rischia di rimanere in una perenne e pericolosa posizione di equilibrio apparente ed instabile che determina uno stato dubbioso ed incerto in cui ci si sente in bilico tra il matrimonio e la separazione e successivamente e se lo si vuole al divorzio.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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