In data odierna ci ha scritto un lettore del nostro sito legale che leggendo la lettera di Paola ha ritenuto di risponderle, attraverso noi, prospettando il proprio punto di vista.

La redazione ha deciso di pubblicare immediatamente la lettera di Ivan perché sicuramente vi sono altri lettori che la pensano come lui, che considera il giorno di Natale un giorno qualunque ed in ogni caso un giorno in cui la verità e la sincerità devono trionfare anche per comunicare la fine di un matrimonio che in realtà non esiste più, essendo giunto al capolinea da tempo.

“ Vi scrivo perché questa mattina, visitando il vostro sito, ho letto la storia di Paola, assurda per un certo verso, ma per me neanche tanto. Concordo con voi perché non esiste il modo giusto per lasciare una persona con cui, magari, si è condiviso molti anni della propria vita.

Mi chiedo perché fingere che tutto vada bene, perché fingersi sereni e felici quando in realtà dentro se stessi si sa benissimo che tutto è finito e che la persona che ci è stata vicino per anni non è quella con cui si vuole invecchiare? Quindi, per me il marito di Paola ha fatto bene a far vedere alla moglie la vera e cruda realtà, anche se il modo non è stato dei migliori. Ricordo che un paio di anni fa ho vissuto un Natale difficile a fianco della mia compagna di allora. Le regalai, ma solo per sfinimento e per accontentarla un piccolo anello d'argento di Tiffany, che per me non rappresentava nulla anche se all'interno c'era scritto “ i love you” perché io era da molto tempo che non l'amavo più, ma preso dalla situazione ho continuato, sapendo che prima o poi sarebbe finita. Insomma dentro di me, ripetevo “se va bene a lei e poi finché dura!!.Sempre a Natale le scrissi un biglietto d'auguri in cui metaforicamente le volevo fare capire che i problemi erano tanti e che quell'anello era solo un piccolo gesto, una foglia verde su un albero oramai secco anzi troppo secco.

Io all'epoca sbagliai perché avrei dovuto essere chiaro sui miei sentimenti ed invece per non rimanere solo, ho preferito accontentarla con un anellino e farle passare un Natale sereno e felice, ingannando questa donna in completa buona fede e anche me stesso. Poi ovviamente, a distanza di pochi mesi, per l'esattezza sette, la storia è finita per mia volontà, essendomi innamorato perdutamente di un'altra donna per la quale darei la mia vita.

Se il marito di Paola avesse continuato a fingere anche a Natale, presentandosi come il marito più innamorato del mondo avrebbe di sicuro fatto danni e avrebbe fatto trascorrere a tutti una giornata falsa, ipocrita ed io sinceramente non credo che la giornata in sé possa cambiare un rapporto che non funziona oramai da tempo”.

(Ivan,'79)