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Questo articolo è stato scritto da:

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Avv. Stefania Sbressa Agneni

contatto diretto mobile :  +39 340 79 65 261

Autrice per Giuffrè Editore

Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta

Autrice per diversi blog giuridici

Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania

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La Corte di Cassazione con sentenza n.°19694/2014 concede il massimo della tutela al minore, sacrificando le esigenze costituzionalmente garantite del genitore collocatario di spostare la propria residenza tornando al proprio paese di origine. Il caso oggetto della sentenza riguarda un matrimonio tra un uomo italiano ed una donna inglese ed il loro bambino in tenera età. La donna aveva richiesto un ordine di protezione contro l'uomo per minacce e violenze nei suoi confronti.

La donna chiedeva al Tribunale per i minorenni di essere autorizzata a trasferire la propria residenza con il figlio, nel Galles, paese dal quale proveniva. Ella aveva addotto che la precaria situazione economica in cui si trovava l'Italia, le impediva di procurarsi un reddito adeguato ad una vita dignitosa ed al proprio livello di preparazione professionale, mentre nel suo paese erano maturate le condizioni di lavoro.

Il Tribunale respingeva la richiesta della donna, sostenendo che il trasferimento avrebbe compromesso la relazione del figlio con il padre e disponeva un affido condiviso ad entrambi i genitori con collocazione abitativa presso la madre, disciplinando i tempi di frequentazione tra il genitore ed il figlio.

Per i Supremi Giudice, l'interesse del minore corrisponde al diritto di avere un'evoluzione positiva della sua personalità psico-fisica e l'espatrio comprometterebbe la crescita equilibrata del figlio anche per l'importanza del ruolo paterno e della sua vicinanza fisica. Non è sufficiente, in tale contesto, la mera rimodulazione delle modalità di comunicazione, contatti e frequentazioni tra il padre ed il minore.

 

 

 

Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "

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"Famiglia e Persone" UTET Giuridica

Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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