Tra i progetti futuri di governo rivedere la responsabilità civile e penale della colpa medica.
Viene tenuta in conto la sentenza Franzese del 2002 ed il provvedimento sarà quanto mai opportuno visti i contrasti giurisprudenziali.
Nei progetti futuri del Governo vi è quello di distinguere la responsabilità professionale dei medici colposa penale da quella civile, esistendo da tempo un agitato ed acceso dibattito in merito alla possibilità di rivedere e ritoccare l'intera disciplina giuridica. Questa intenzione di dare alla luce un provvedimento volto a depenalizzare la colpa professionale è stata preannunciata dal sottosegretario al Welfare nel corso dell'Assemblea annuale di Assobiomedica, accogliendo il plauso dei medici che da tempo aspettavano soluzioni per sgonfiare il contenzioso sanitario, anche in ragione del fatto che l'Italia è l'unico paese europeo insieme alla Polonia in cui gli errori clinici sono perseguibili penalmente.
Il possibile cambiamento avrebbe anche il dichiarato fine di voler aumentare le garanzie per i pazienti vittime degli errori medici in quanto si snellirebbero le procedure per ottenere il risarcimento del danno subito. Si andrebbe anche ad incidere sul fenomeno della iper-prescrizione, in base al quale il medico prescrive una pletora di esami ed indagini con l'intento evidente di cautelarsi preventivamente da eventuali contestazioni. Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici ha evidenziato l'estrema delicatezza della questione, precisando che depenalizzare non voglia dire cancellare la responsabilità del medico, ma solo ridefinirla meglio nel quadro più generale di tutela dei cittadini coinvolti in un danno ingiusto e di garanzia del loro diritto al risarcimento. Ed è proprio la Federazione nazionale a chiedere l'introduzione nel Codice Penale di un nuovo articolo che disciplini espressamente la responsabilità per colpa nell'attività medico-chirurgica limitandola ai soli casi di colpa grave. Si tenga presente che l'Italia insieme al Messico è l'unico Stato a non prevedere il reato di colpa medica. Occorre sottolineare che la proposta ha suscitato numerose discussioni soprattutto alla luce del fatto che i casi di mala sanità sono frequenti oltre al fatto che l'opinione pubblica con la depenalizzazione verrebbe meno il c.d. deterrente. La previsione di una responsabilità specifica dei medici consentirà di identificare con precisione e maggiore chiarezza il nesso di causalità tra comportamento del medico e danno del paziente e su questo punto si ricorda che la giurisprudenza ritiene esistente il nesso di causalità solo qualora dal comportamento del medico discenda “al di là di ogni ragionevole dubbio” ovvero secondo un “elevato grado di credibilità razionale” un danno al paziente. Questo orientamento giurisprudenziale è conforme alla famosissima sentenza Franzese della Corte di Cassazione n° 30328 del 11.09.2002 che ha stabilito che il modello esplicativo in ambito causale è la teoria della sussunzione sotto leggi scientifiche che consiste nell'individuazione di una interpretazione degli eventi in chiave scientifica ovvero in chiave di lettura specifica ed appropriata.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni Articolo pubblicato nella sezione " Persona e Danno " _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ ASSISTENZA LEGALE Ti serve assistenza legale su questo argomento ? Contatta subito lo Studio Legale Sbressa Agneni, compila il nostro modulo di consulenza online / telefonica. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Articoli correlati