GLI ACCORDI “IN OFFICE” SECONDO VOI.

Dopo aver pubblicato l'articolo “separazione e divorzio” no stress, abbiamo ricevuto alcune lettere da parte di lettori che hanno recentemente usufruito di questo servizio che rappresenta una nuova modalità con la quale poter procedere alla separazione, al divorzio ed alle modifiche delle condizioni stabilite in tali sedi, senza l'udienza di comparizione dei coniugi in Tribunale.

In particolare, abbiamo selezionato due lettere che desideriamo condividere con voi affinché possiate anche valutare l'esperienza già acquisita sul campo e soprattutto i risultati ottenuti con gli accordi “in office”.

Ecco di seguito, le lettere ricevute da Luigi e da Giulia che ringraziamo per il loro contributo e per averci scritto.

“Ho letto sul vostro sito l'articolo e mi sono subito ritrovato perché prima di conoscere questa nuova possibilità per divorziare, ero molto agitato ed avevo anche un po' di paura. Mi sono sposato molto giovane e dopo alcuni anni di matrimonio ho capito di non amare affatto quella che era diventata mia moglie. Si le volevo bene ma oltre a ciò nulla, nemmeno attrazione fisica. Così,l'ho lasciata ma lei, andò in depressione non uscendo più di casa ed cominciò a fare uso di psicofarmaci ed a fumare quasi due pacchetti di sigarette al giorno. All'epoca avevamo meno di trent'anni! Mi sentivo in colpa e sono tornato con lei, ma poi abbiamo capito entrambi che non ci amavamo da marito e moglie e così, consapevoli entrambi ci siamo separati. Ora dopo quasi dodici anni, l'ho contattata per il divorzio perché non aveva senso il nostro legame coniugale. Lei ora ha un nuovo compagno ed una figlia di sei anni ed un lavoro da dipendente. Mi ha subito detto che per lei andava bene divorziare ma che non aveva tempo e che dovevo pensare tutto io, comprese le spese. Così ho trovato perfetti per me gli accordi in office senza dover andare in Tribunale ma direttamente nello studio legale. Ci sono bastati due incontri con gli avvocati per definire il tutto ed essere consigliati sul nostro caso, e firmare il divorzio. A tutto il resto ci hanno pensato gli avvocati matrimonialisti che ci hanno illustrato con chiarezza tutta la procedura, compreso un preventivo di spesa, chiaro e senza sorprese finali. Posso dire di essere stato più che soddisfatto perché andare davanti al Giudice mi destabilizzava e rendeva ansioso. Infine concordo con voi nel voler incontrare almeno due volte i coniugi perché reputo non sufficiente e non serio un solo incontro in studio, anche perché divorziare è una cosa seria che deve essere fatta con serietà, affidandosi a professionisti altamente competenti e che diano delle garanzie”. ( Luigi, '72)

“Mi sono collegata al vostro sito e leggendo l'articolo ho pensato di scrivervi, perché è tutto vero anche perché io l'ho provato sulla mia pelle. Il mio matrimonio è durato poco, dopo solo un anno è andato al capolinea. Lui aveva una storia parallela con un altra donna molto più adulta di lui e molto ricca ed addirittura prima della cerimonia di nozze con me è uscito con lei (io ovviamente l'ho saputo dopo). Ora vive con lei che lo sta aiutando anche economicamente, facendogli fare la bella vita e soprattutto vita sociale, come piace a lui. Io ho scoperto tutto ed ho deciso di separarmi, ma non sapevo cosa fare anche perché volevo definire il tutto nel più breve tempo possibile. Ho visto che c'era la negoziazione assistita e la possibilità di risolvere ogni questione senza andare dal giudice. Volevo liberarmi di lui a tutti i costi ed in termini brevi, senza fare guerre inutili e costose. Sono bastati tre incontri con gli avvocati matrimonialisti, che ci hanno prestato consulenza legale sulla nostra situazione, prospettandoci le condizioni di separazione migliori per il presente ed il futuro. Sono separata da cinque mesi, sto bene e sono rimasta soddisfatta di questa procedura che mi sento di consigliare e penso proprio che anche per il divorzio che farò fra un mese, opterò per gli “accordi in office” recandomi direttamente presso lo studio degli avvocati matrimonialisti, senza andare in Tribunale. E' un gran risparmio in termini di tempo, denaro e stress appunto!”. (Giulia, '77)