LUI VUOLE RIDURRE IL MANTENIMENTO AL PRIMO FIGLIO ?

Preg.mo avv. Stefania Sbressa Agneni,

sono separata da più di tre anni da mio marito che ha una nuova compagna dalla quale ha avuto un figlio.

Durante il nostro matrimonio, abbiamo avuto un figlio, Luca, che ora ha dieci anni. Abbiamo l'affido condiviso e lui mi passa 450 euro per il suo mantenimento oltre al 50% delle spese straordinarie preventivamente concordate e documentate.

Ora lui mi ha chiesto il divorzio perché vuole risposarsi e come condizione vorrebbe ridurre l'assegno mensile a nostro figlio in quanto ha una nuova famiglia ed un nuovo bambino.

Ma può farlo?

(Irene, Borgomanero)

Cara Irene,

la Sua domanda accomuna molte di quelle ricevute che ci domandano se si può ridurre l'assegno di mantenimento al primo figlio perché è nato un figlio da una nuova convivenza.

Le dico subito che bisogna considerare non solo lo stipendio del padre che chiede la riduzione, ma anche di quello della nuova compagna, obbligata in solido con il compagno a mantenere i figli, ovvero, nel caso in cui non lavori, della sua capacità lavorativa.

Il suo ex e la nuova compagna devono mantenere i figli nati dalla loro unione. Nel caso la nuova compagna non lavori, si deve tenere conto della sua capacità lavorativa e delle concrete possibilità di contribuire al bilancio familiare.

I presupposti per chiedere la riduzione dell'assegno di mantenimento per la nascita di un figlio, sono da valutare con attenzione in quanto la procreazione è generalmente considerata dai giudici, un fatto responsabile di cui un soggetto può dare corso dopo aver verificato di poter assolvere i propri obblighi nei confronti dei figli già esistenti.

Prima di procedere alla riduzione, il Giudice valuterà anche la capacità reddituale della compagna in quanto anche lei è tenuta giuridicamente al mantenimento del figlio.