Questo articolo è stato scritto da:
Avv. Stefania Sbressa Agneni
contatto diretto mobile : +39 340 79 65 261
Autrice per Giuffrè Editore
Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta
Autrice per diversi blog giuridici
Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania
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Preg.mo Avv. Stefania Sbressa Agneni,
la mia situazione matrimoniale è quasi giunta al capolinea da quando mia moglie dipende totalmente da facebook, ma in particolar modo da whatsapp.
Torno a casa stanco dal lavoro e lei è collegata, usciamo o andiamo a cena fuori e lei guarda solo il cellulare. Andiamo in vacanza e mia moglie non distoglie lo sguardo dal cellulare, aspettando sempre con ansia e trepidazione un messaggio o una telefonata di qualcuno.
Sospetto che abbia una storia con un altro uomo, nostro amico comune che ho scoperto che è sempre collegato a whatsapp nello stesso momento in cui lo è mia moglie. Inoltre con me è distante, distratta e senza alcun interesse per la nostra famiglia e tutto ciò che abbiamo costruito in dieci anni insieme.
Sono intenzionato a chiedere la separazione legale e ricominciare da capo, mi dica Lei qualcosa in più su questa situazione assurda e sul mio matrimonio oramai finito per whatsapp!
(Federico, Busto Arsizio-Varese)
Caro Federico,
la sua situazione accomuna molti lettori che giornalmente si trovano a dover fare i conti con l'influenza che i social riescono ad avere sui rispettivi coniugi. Ricevo tantissime lettere di persone che si lamentano con la determinazione poi di chiedere la separazione legale.
Infatti, è proprio da whatsapp, il sistema di messaggistica più diffuso e noto al mondo che 4 coppie su 10 scoprono l'infedeltà del partner, mentre il 20% da facebook e tritter. Il mondo virtuale dà la possibilità di scoprire il tradimento del partner, con qualche “bacio virtuale” o “ faccina” di troppo capace di destare sospetti che possono poi rilevarsi fondati. E così basta investigare un po' virtualmente e vengono a galla amicizie particolari ed infedeltà, magari anche con l'amico comune, come nel suo caso.
La informo che l'app di messaggistica appare in circa il 40% delle cause di separazione e di divorzio, quale prova dell'infedeltà del coniuge.
Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "
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