Questo articolo è stato scritto da:
Avv. Stefania Sbressa Agneni
contatto diretto mobile : +39 340 79 65 261
Autrice per Giuffrè Editore
Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta
Autrice per diversi blog giuridici
Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania
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Preg.mo Avv.Stefania Sbressa Agneni,
la mia situazione matrimoniale è diventata assurda ed insopportabile.
Mio marito sta sempre collegato al pc o allo smartphone ultimamente anche di notte e per ore.
Su whatsapp ho scoperto che il suo pallino verde è sempre acceso contemporaneamente a quello di una donna che ha conosciuto virtualmente e per la quale ha perso la testa. Non scoperto se si vedono nella vita reale ma in quella virtuale si scambiano confidenze e parole d'amore.
Ho intenzione di chiedere la separazione e vorrei sapere se posso addebitarla a lui.
Grazie per la risposta.
( Guendalina, '78 Galliate-Novara)
Cara Guendalina,
la sua situazione accomuna molte coppie in quanto lo scambio “romantico” in chat mina moltissimi matrimoni che sono a rischio proprio per la scoperta di tradimenti in rete.
Infatti, la Cassazione sta sanzionando molti adulteri virtuali che rovinano tantissime unioni coniugali.
Nella società odierna tra coniugi diventa facile trovare le prove del tradimento. Basta un software semplice da inserire al pc per avere così la password che consente di entrare nel profilo del partner e quello che potrebbe sembrare un gioco virtuale si trasforma in un tradimento a tutti gli effetti sanzionato e certificato dai Tribunali e dalle sentenze.
La Corte di Cassazione in tema di addebito della separazione ha stabilito che “ la relazione di un coniuge con estranei rende addebitabile la separazione a quest'ultimo, non solo quando si sostanzi in un adulterio vero e proprio, ma anche quando in considerazione degli aspetti esteriori con cui è coltivata e dell'ambiente in cui vivono i coniugi, dia luogo a plausibili sospetti di infedeltà e comporti offesa all'onore ed alla dignità dell'altro coniuge”.
Insomma Guendalina, può chiedere la separazione con addebito portando in giudizio tutte le prove a sostegno della sua domanda.
Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "
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