Con le nuove tecnologie è diventato veramente facile scoprire il tradimento e l'infedeltà del proprio partner e sapere se ha instaurato nuove relazioni anche se ufficialmente è in corso un matrimonio.
Basta collegarsi su internet e visitare il suo profilo di facebook e l'attività investigativa inizia e si conclude, quasi sempre con una conferma dei propri sospetti d'infedeltà coniugale.
Ma attenzione perché recentemente il Tribunale di Torre Annunziata con sentenza n. 2643/2016 ha condannato una donna a risarcire 5 mila euro di danni non patrimoniali al marito per aver reso pubblica la sua relazione extraconiugale ed essersi dichiarata sul proprio profilo facebook “separata” quando in realtà non lo era in quanto non era stato avviato il giudizio di separazione, offendendo il coniuge, chiamandolo più volte “verme”.
La connotazione della relazione extraconiugale, la dichiarazione pubblica del fidanzamento della donna con altro uomo e la gravità delle offese rese pubbliche, bastano a ritenere lesa la dignità e la reputazione del marito.
Per cui il Tribunale ha deciso per la condanna della donna al risarcimento dei danni arrecati al marito, liquidati in via equitativa in euro 5 mila oltre agli interessi legali.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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