Il “decreto banche”, D.L. 59/2016, consente la verifica del passivo in via telematica ed ai curatori di accedere facilmente alle banche dati della P.A.
In particolare, gli artt. 5 e 6 consentono ai curatori di accedere più facilmente alle banche dati della P.A ed alle udienze fallimentari di svolgersi a distanza mediante strumenti tecnologi come ad esempio Skype.
Tale passaggio contribuisce a rendere più moderne ed al passo con i tempi le procedure concorsuali, garantendo più efficacia ed efficienza.
Già nelle prime fasi del procedimento, i creditori della società fallita potranno avvalersi degli strumenti tecnologici, mentre il comitato dei creditori si considererà costituito con l'accettazione, anche per via telematica, della nomina da parte, dei suoi componenti senza necessità di convocazione, dinanzi al curatore ed anche prima della elezione del suo presidente.
In via telematica, potrà esserci l'udienza di adunanza dei creditori nella procedura di concordato preventivo.
A differenza del passato, è possibile con rapidità ottenere tutte le informazioni necessarie non solo per ricostruire la situazione del passivo e dell'attivo fallimentare, ma anche procedere al recupero o alla cessione dei crediti, nonostante si sia sprovvisti del titolo esecutivo.
Ciò consentirà di comprendere in tempi brevi le reali solvibilità dei debitori del fallito e, quindi, la fattibilità dell'azione e recuperare il credito ed i beni da aggredire, limitando il rischio di procedure dispendiose ed infruttuose.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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