Preg.mo Avv. Stefania Sbressa Agneni,
sono un imprenditore di 44 anni, separato da due anni e padre di due figli, Martina di 5 anni e Pablo di 8 anni che vivono con la mia ex nella casa coniugale di mia proprietà.
Io ora vivo in un'altra abitazione di proprietà della mia famiglia e vicino ai miei genitori.
Ci siamo separati consensualmente ed io verso mensilmente euro 1.500,00 per il mantenimento dei figli, oltre al 60% delle spese straordinarie.
Alla mia ex che ha un lavoro stabile, ho versato un assegno in un'unica soluzione, oltre a lasciarle la villa in Sardegna che avevamo acquistato in comproprietà molti anni fa.
La mia situazione economica è peggiorata a causa della crisi e sto facendo fatica a mandare avanti la mia ditta. Il mio reddito ha subito un calo importante.
Per tale motivo sto pensando di chiedere una revisione dell'importo perché non ci sto più con le spese.
Posso ridurre l'assegno di mantenimento per i due figli?
(Eugenio,'72 Novara)
Caro Eugenio,
si, dopo la separazione può accadere che le condizioni economiche di uno dei due coniugi mutino con una riduzione del reddito che incide sulla possibilità di versare con tranquillità l'assegno di mantenimento stabilito in Tribunale.
E' possibile, comunque, chiedere al Tribunale territorialmente competente una modifica delle condizioni stabilite ovvero, in caso di separazione consensuale come la sua, già omologate nel provvedimento giudiziario.
La informo che il giudice parte da tale pronuncia ovvero fa riferimento ad essa per valutare, sulla base delle prove prodotte, se sussistono i presupposti per la modifica della condizione relativa al mantenimento dei figli ovvero la riduzione dell'assegno di mantenimento.
La domanda può essere presentata in modo congiunto o unilateralmente ed in tale caso il giudice, partendo sempre dal provvedimento di riferimento, deve decidere sulla base delle richieste, delle prove e delle difese presentate da ciascuna parte, le quali potrebbero contestare la veridicità delle affermazioni (ad esempio che disponga di redditi non dichiarati al fisco, oppure fare leva sulle aumentate esigenze dei figli). Leggo però che i suoi figli sono ancora piccoli e di conseguenza il problema non dovrebbe esserci.
Il giudice potrebbe anche disporre una consulenza contabile.
Ad ogni modo, le consiglio di depositare la domanda di modifica delle condizioni economiche attualmente in vigore, supportata da prove che attestino l'effettiva e reale diminuzione dei suoi redditi.
La percentuale di riduzione dipende dalla discrezionalità del giudice, ma dovrebbe essere valutata in misura proporzionale alla provata riduzione della sua disponibilità economica.
Infine, le preciso che la riduzione non deve essere lesiva dell'interesse e del benessere dei figli.
Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "
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