La Cassazione con la sentenza n° 26441 del 2016 si è pronunciata in tema di controversie per multe dovute ad eccesso di velocità su strade extraurbane secondarie.
La Cassazione, con questa sentenza, ha previsto che sulle strade che si trovano fuori città, l'infrazione può essere rilevata da autovelox a postazione fissa, a condizione che l'impianto sia stato però autorizzato con un apposito decreto dal Prefetto. In caso contrario, quindi, la multa può essere annullata tramite ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace competente.
Quindi, entro 30 giorni dalla notifica della multa si può presentare il ricorso pagando una tassa di € 43,00 per i verbali fino a 1.100,00 euro e sempre entro i 30 giorni si può presentare il ricorso al Giudice di Pace competente che è quello della zona in cui l'infrazione è avvenuta.
Nel ricorso dovrà essere dimostrato che la strada in cui ci è stata elevata l'infrazione è una strada secondaria extraurbana e a provare ciò contribuirà il limite di velocità in vigore, che non può essere superiore a 90 Km/h, e le caratteristiche del tratto stradale.
Al ricorso dovrà inoltre essere allegato il verbale da cui deve risultare la mancanza del decreto prefettizio.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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