Non ha più diritto all'assegno di mantenimento la figlia che rinuncia al posto fisso, essendo, poi costretta ad accontentarsi di un contratto a termine.
La Corte di Cassazione con ordinanza n. 6505/2017 ha dato ragione ad un padre che chiedeva la revoca del mantenimento mensile a favore della figlia.
Per gli Ermellini ha ragione la Corte di merito che “dopo aver considerato l'età in sé della figlia” ha argomentato in ogni caso rilevando che la stessa aveva lasciato il precedente lavoro a tempo indeterminato per trovare un'occupazione a tempo determinato. Da cui l'applicazione del principio secondo cui, una volta raggiunta la capacità lavorativa e quindi l'indipendenza economica, la successiva perdita dell'occupazione non comporta la reviviscenza dell'obbligo del genitore al mantenimento.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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