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Questo articolo è stato scritto da:

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Avv. Stefania Sbressa Agneni

contatto diretto mobile :  +39 340 79 65 261

Autrice per Giuffrè Editore

Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta

Autrice per diversi blog giuridici

Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania

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Se siete possessori di buoni postali fruttiferi emessi negli anni ottanta con scadenza dopo 30 anni, prima di andare a riscuotere la cifra e firmare la liberatoria a conferma e benestare del rimborso, vi consigliamo di prestare attenzione e di leggere alcune indicazioni utili.

In primis controllate la serie del titolo perché quelli emessi fra il 1976 ed il 1 luglio 1986 sono i più remunerativi anche se occorre tenere presente che nel 1983 il Governo ha deciso di dimezzare gli interessi, ma senza informare singolarmente gli interessati. Infatti, la serie n, o, op sono state assorbite dalla serie q che però ha interessi minori.

Poi controllate il retro del titolo che riporta delle tabelle e fare il calcolo.
Verificate l'esattezza presso il sito di Poste Italiane nell'apposita sezione “Buoni Fruttiferi Postali”, compilando i relativi campi.

Se i calcoli effettuati non corrispondono e gli interessi non sono quelli applicati al capitale esistente al momento della sottoscrizione del buono, avendo gli stessi ricevuto una modifica a seguito dell'emanazione del decreto ministeriale d.p.r. 156/1973 come modificato dalla legge 588/1974, bisogna verificare una serie di condizioni per capire l'ammontare del rimborso.

In questo caso, vi consigliamo di vedere se sul titolo sia riportata solo la classica tabella descrittiva degli scaglioni di interessi oppure sia stato apposto un timbro dall'ufficio postale con i nuovi tassi d'interesse. Prima del luglio 1986 erano pari al 16%, dopo tale data sono scesi al 12% l'anno.

Infine, vi segnaliamo un'interessante sentenza della Corte di Cassazione che costituisce un'importante precedente giurisprudenziale per questo tema, la n. 13979/2007 secondo la quale il risparmiatore ai fini di una consapevole scelta di risparmio all'atto della sottoscrizione, deve essere informato delle modifiche apportate ai precedenti tassi di interesse dal successivo decreto ministeriale mediante l'apposizione di un timbro sul retro del titolo recante le nuove percentuali.

Vi consigliamo di fare sempre una copia del titolo prima dell'incasso.

Per saperne di più e per una verifica dei vostri buoni, non esitate a contattarci telefonicamente, tramite email oppure attraverso la pagina facebook dello studio legale Sbressa Agneni di Borgomanero in provincia di Novara.

 

 

Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "

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Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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