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Avv. Stefania Sbressa Agneni
Avvocato Matrimonialista
Autrice per Giuffrè Editore 
Responsabile AMI Sezione Territoriale di Verbania
Scrive per la rivista La Grinta di Vercelli

Caro Avvocato,

sono una signora di anni 55 che vive con la madre anziana di 90 anni, non autosufficiente e bisognosa di cure. Mia madre ha una pensione sociale minima che le consente a gran fatica di pagare le spese della casa in cui abitiamo in affitto. Io mi occupo da sola di mia madre, contribuendo, per quel che posso, avendo un lavoro precario e mal pagato. Ho due fratelli che si disinteressano della madre, facendole solo qualche visitina ogni tanto e a volte una telefonata. Vorrei sapere se i miei fratelli, con i quali non ho buoni rapporti, possono comportarsi così e se c'è una legge che impone anche a loro degli obblighi per questa situazione che io da sola non riesco più a sostenere?

Anna, Gattinara

 

Cara lettrice,

 

mi sembra di capire che sua madre si trova in una situazione economica tale da aver diritto a domandare gli alimenti, avendo anche bisogno di cure mediche. L'articolo 438 del Codice civile prevede che gli alimenti possono essere chiesti solo da chi versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Gli alimenti devono essere assegnati in proporzione di chi li domanda e delle condizioni economiche di chi deve somministrarli e non devono superare quanto sia necessario per la vita dell' alimentando, avuto riguardo alla sua posizione sociale. I suoi fratelli hanno degli obblighi e dei doveri nei confronti della madre e sono obbligati a prestare gli alimenti nella misura dello stretto necessario ed in ogni caso devono contribuire anche loro. Se permane il loro rifiuto può deciderà il giudice in tribunale.

 

Si precisa che questa consulenza online è stata fornita dietro pattuito compenso forense.

 

Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella rubrica " Diritto e Sentimenti "

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"Famiglia e Persone" UTET Giuridica

Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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