Avv. Stefania Sbressa Agneni Avvocato Matrimonialista Autrice per Giuffrè Editore  Responsabile AMI Sezione Territoriale di Verbania Scrive per la rivista La Grinta di Vercelli

Preg.mo Avvocato,

ho circa quarant'anni e sono divorziata dall'anno 2004 con un figlio che ora ha 16 anni. Il ragazzo è stato affidato a me con l'affido esclusivo ed il mio ex marito per il mantenimento del figlio mi versa tutti i mesi euro 1.300,00. Negli ultimi mesi ho avuto vari problemi con il ragazzo che non perde occasione per insultarmi su ogni cosa che faccio e litigando quasi ogni giorno, rendendomi la vita un vero inferno. In pratica non mi ascolta più e se non gli compro quello che vuole corre da suo padre che essendo molto benestante lo può accontentare su ogni richiesta anche la più inutile. Circa tre settimane fa mio figlio si è trasferito dal padre con il quale è alleato in tutto, portando via da casa i vestiti, i libri di scuola e in questi giorni anche il motorino. Io non ho fatto nulla perchè non voglio costringerlo a stare con me e sinceramente spero che cambi idea e torni da me. Giorni fa il mio ex mi ha contattato dicendo che d'ora in poi il ragazzo starà con lui e che di conseguenza non mi passerà più l'assegno per il figlio, che mi ha sempre dato storcendo il naso. Le chiedo un breve consiglio legale sulla mia situazione e soprattutto rischio veramente di perdere l'assegno?

( Alessandra )

Mia cara lettrice,

dalla situazione che mi ha prospettato evinco che il Suo ex, se non lo ha già fatto, si rivolgerà ad un legale per chiedere una modifica delle condizioni di divorzio relative all'affidamento del figlio ed all'assegno di mantenimento che fino ad oggi ha versato suo malgrado. Infatti, l'articolo 710 del codice di procedura civile stabilisce che” le parti possono sempre chiedere, con le forme del procedimento in camera di consiglio, la modificazione dei provvedimenti riguardanti i coniugi e la prole conseguenti la separazione”. Nulla però vieta che insieme possiate trovare un accordo, meglio scritto, su come regolare questo periodo di crisi adolescenziale di Vostro figlio. Se il Suo ex la chiamerà in Tribunale Le consiglio di chiedere ai sensi della legge n°54/2006 l'affidamento condiviso del minore con collocazione abitativa presso il padre, visto che il ragazzo vive e vuole stare con lui. Se così sarà entrambi dovrete in proporzione alle Vostre risorse economiche provvedere al mantenimento del figlio e di conseguenza la perdita dell'assegno mensile di mantenimento da Lei temuta è in agguato ed è possibile che si concretizzi con una decisione del giudice in tale senso.

NEW DALLA CORTE: E' REATO FARE VISITA AL FIGLIO SENZA PREAVVISO.

Il Tribunale di Genova ha enunciato il principio secondo cui integra reato il comportamento del padre separato che, senza alcun preavviso fa visita al figlio. Secondo i Giudici di merito genovesi, il genitore che si presenta nell'abitazione della propria ex moglie con l'intento di incontrare suo figlio senza rispettare gli orari e i giorni destinati all'incontro, commette reato ai sensi dell'articolo 388 del Codice Penale e cioè mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. L'uomo, come si legge dalla sentenza, non sarebbe potuto entrare nella casa, senza preavviso, e vedere il piccolo, e così facendo egli ha violato il provvedimento giudiziale.