La Corte di Cassazione con sentenza n. 16190/2017 ha stabilito che la valutazione sul diritto all'assegno di mantenimento per il coniuge e sul suo importo in sede di separazione è rimesso al giudice di merito che ricostruisce in modo attendibile la situazione patrimoniale dei coniugi, non guardando il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, bensì alla sola disparità reddituale.
Con questa sentenza la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di una donna che si era vista ridurre l'assegno di mantenimento dalla Corte d'Appello.
Quindi, la situazione patrimoniale dei coniugi appare essere l'unico indice valutativo per la determinazione e la spettanza del mantenimento, in quanto gli Ermellini nulla dicono sul presunto più alto tenore di vita goduto durante il matrimonio, prima della separazione.
Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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