Secondo l'Istat in Italia lavora il 46% delle donne, percentuale tra le più basse d'Europa. Un terzo lascia il lavoro alla nascita del primo figlio e tra di loro la metà smette per sempre di lavorare. In media risulta che solo il 14% dei bambini ha la possibilità di frequentare un asilo nido comunale o convenzionato ( a Napoli è addirittura il 2,9%), mentre fuori dal nostro paese la percentuale supera il 40% a Berlino e a Madrid il 35%. Il congedo parentale per i padri è obbligatorio solo per un giorno, mentre 11 giorni sono previsti in Francia e 15 in Spagna. In Germania il 25% dei padri sfrutta il congedo genitoriale, che arriva fino a 14 mesi senza distinzione tra madre e padre. Inoltre, sempre secondo l'Istat il monte ore di lavoro domestico femminile è il triplo rispetto agli uomini e il divario non si riduce di molto se la donna è occupata. Il 63% delle madri lavoratrici non riceve alcun aiuto in casa. Tra chi lo ha, nel 52% per cento arriva da una colf, nel 25% dai nonni e solo il 17% dal partner. Il gap salariale tra uomini e donne a parità di mansioni arriva fino al 30% ( a cinque anni dalla laurea).