Il potere del proprietario di utilizzare liberamente il proprio fondo subisce qualche limitazione, in vicinanza del confine, per le ripercussioni dannose che ne possono derivare al fondo del vicino, anche quando il fondo del vicino resti materialmente violato.
Si tratta di limiti all'edificazione. Il codice civile contiene una serie di regole sulle distanze nelle costruzioni. Tali disposizioni sono però spesso superate da altre contenute in leggi speciali o in regolamenti edilizi comunali, i quali sovente impongono anche limiti all'altezza e al volume delle costruzioni e stabiliscono norme per l'igiene e l'estetica edilizia.
Distanze minime al confine sono imposte anche per gli alberi, i canali e i fossi, i pozzi, le cisterne, le fosse e i tubi, e per le fabbriche e i depositi nocivi e pericolosi.
Per le vedute o prospetti la legge impone distanze minime dal confine, diverse secondo che la finestra consenta una veduta diretta, oppure solo una veduta laterale o obliqua.
E' bene sottolineare che i limiti alla proprietà hanno ovviamente carattere reciproco e possono venire modificati da accordi fra vicini, oppure in seguito a usucapione o a destinazione del padre di famiglia.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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