Lo studio legale Sbressa Agneni di Borgomanero in provincia di Novara offre assistenza e consulenza legale in caso di separazione dei coniugi, divorzio, modifica delle condizioni di separazione e di divorzio, convivenze, famiglie di fatto e tutela dei minori.
Pubblichiamo alcune informazioni utili riguardo al regime patrimoniale della separazione dei beni a benificio dei lettori del sito dello studio legale che attarverso la semplice lettura possono sapientemente usufruire gratuitamente di una piccola consulenza legale adattandola al loro caso personale.
Va da sé che tale lettura costituisce un primo orientamento sull'argomento e che la consulenza legale con l'avvocato matrimonialista è fondamentale per avere risposte giuridiche-legali su un caso concreto e specifico perchè ogni particolare e dettaglio non deve essere mai sottovalutato, in quanto anche il caso più semplice può nascondere insidie che solo un professionista può individuare e risolvere. Tutti i temi trattati vengono scelti in base alle più frequenti richieste legali che pervengono agli avvocati matrimonialisti dello studio.
Premesso ciò, veniamo al tema oggetto di questa pagina del sito. L'articolo 215 del codice civile stabilisce che i coniugi possono convenire che ciascuno di essi conservi la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. Quindi, se il regime patrimoniale legale della famiglia è costituito dalla comunione dei beni, sicchè costituiscono oggetto della comunione gli acquisti compiuti dai coniugi durante il matrimonio, i frutti dei beni propri nonché i proventi dell'attività separata di ciascuno dei coniugi (cliccare sul nostro sito l'area “ comunione legale dei beni), pur ad esso può derogarsi convenendo che ciascuno dei coniugi conservi la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. In presenza di tale convenzione ciascun coniuge ha il godimento e l'amministrazione di cui è titolare esclusivo ( art.217 del codice civile). Del valore di tali beni e del loro reddito dovrà tenersi conto dal giudice nella determinazione dell'assegno di mantenimento od alimentare in caso di separazione personale dei coniugi.
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In pratica la fiolosofia del regime della separazione dei beni è “ quel che è mio è mio e quel che è tuo è tuo”. Quindi con questo tipo di gestione patrimoniale sia lui sia lei diventano proprietari esclusivi di tutto ciò che acquistano e che possono dimostrare di aver pagato. Con un atto pubblico, se si tratta per esempio di un appartamento o di una barca ( bene mobile registrato), con una fattura intestata, nel caso in cui l'acquisto riguardi l'arredo di casa o altri beni mobili. Ma attenzione, se mancano le prove che indichino chi l'ha pagato, il bene risulta di proprietà di ambedue i coniugi, nonostante abbiano scelto il regime della separazione dei beni.
E' il regime ideale per quei coniugi che, dal punto di vista economico sono in condizioni pressochè identiche. Per esempio due impiegati o due professionisti. E conviene anche nel caso in cui lui o lei esercitano un'attività in proprio, in quanto se uno dei due fallisce, in caso di comunione dei beni sarebbero guai seri per l'altro.
Può anche accadere e succede spesso che il coniuge più ricco continui ad arricchirsi, investendo bene e con furbizia il proprio denaro. Mentre l'altro non ci guadagna niente di niente, anzi a volte s'impoverisce spendendo il proprio denaro per fare la spesa. Il coniuge economicamente più debole dovrebbe prendere alcune precauzioni, per esempio partecipando per lo meno ed anche solo formalmente agli acquisti più importanti. Ad esempio, se lui ha più denaro ed acquista un appartamento, è meglio che lei lo faccia cointestare ad entrambi. Lo stesso vale per il contratto d'affitto. Gli acquisti di valore sono di proprietà di chi li ha pagati e per condividerne la proprietà è necessario che entrambi paghino un certo importo.
Qualora poi, in regime di separazione dei beni, ad uno dei coniugi è stata conferita la procura ad amministrare i beni dell'altro senza rendere conto dei frutti e, sopravvenuta la separazione coniugale, questi chiede che gli vengano corrisposti il mantenimento o gli alimenti, il Giudice, nel valutare la sussistenza del diritto al mantenimento o agli alimenti e nel determinare la misura, dovrà tenere conto anche della consistenza dei beni amministrati e dei relativi frutti.
Per saperne di più, non esitate a contattarci telefonicamente o anche tramite mail, prospettando il Vostro caso a cui gli avvocati matrimonialisti dello studio legale Sbressa Agneni saranno lieti di dare una risposta, individuando la migliore risoluzione giuridico-legale.