Per la Corte di Cassazione il dispositivo che consente di intercettare le comunicazioni telefoniche rientra tra quelli previsti dall'articolo 617-bis del codice penale, e l'eventuale consenso dell'intrusione non scrimina il reato che si consuma all'atto dell'installazione del software.
Questo hanno chiarito i Supremi Giudici nella sentenza n. 15071/2019 rigettando il ricorso di un uomo condannato per il reato di cui all'art. 617-bis c.p. commesso in pregiudizio alla moglie.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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