Lo studio legale Sbressa Agneni di Borgomanero in provincia di Novara, nel tutelare le ragioni di chi vanta un credito nei confronti di una persona fisica e/o società inadempiente, promuove le azioni che si rendono necessarie per il recupero coattivo del dovuto, facendo ricorso agli strumenti giuridici previsti dal codice di procedura civile.

Ci teniamo a sottolineare che in sede di consulenza legale verrà valutata in base al caso presentato dal cliente, la reale e concreta possibilità di recuperare il credito vantato, al fine di evitare di intraprendere procedimenti inconcludenti con spesa di denaro senza recuperare nulla. Ciò porterebbe ad una insoddisfazione comprensibile del cliente a cui corrisponde anche una pari insoddisfazione dell'avvocato che svolge sempre il proprio lavoro con professionalità, serietà e competenza nell'interesse del proprio assistito.

Per questa ragione gli avvocati dello studio Legale Sbressa Agneni di Borgomanero prenderanno tutte le informazioni necessarie per verificare con certezza la possibilità di recuperare la somma vantata.

Se il debitore non adempie spontaneamente all'obbligazione versando il corrispettivo dovuto al creditore, questi può scegliere se promuovere una causa civile ordinaria nei confronti del proprio debitore o se fare ricorso a strumenti giudiziari alternativi che, ricorrendo determinati presupposti consentono di ottenere un titolo esecutivo in tempi rapidi: tali strumenti sono il procedimento d'ingiunzione ( c.d. Decreto ingiuntivo) e il procedimento sommario di cognizione introdotto dalla legge n. 69/2009.

Ora Vi presentiamo nel dettaglio ed in sintesi gli strumenti giuridici previsti dall'ordinamento italiano per il recupero dei crediti, al fine di darVi informazioni utili se siete nella situazione di dover recuperare una somma di denaro.

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IL DECRETO INGIUNTIVO

Il procedimento per ingiunzione o ricorso per decreto ingiuntivo è disciplinato dagli articoli 633 e seguenti del codice di procedura civile. L'articolo 633 c.p.c. così testualmente recita “ su domanda di chi è creditore di una somma liquida di denaro o di una determinata quantità di cose fungibili o di chi ha diritto alla consegna di una cosa mobile determinata, il giudice competente pronuncia ingiunzione di pagamento o consegna del diritto fatto valere se si dà prova scritta...omissis”.

Quindi il creditore munito di prova scritta del credito (ad es: fatture, scritture contabili, documenti in cui il debitore riconosce il debito) può conseguire un provvedimento del giudice in breve tempo, senza contraddittorio con il debitore e senza necessità di ulteriore istruttoria.

Tale provvedimento, c.d. decreto ingiuntivo, che deve essere notificato (cioè comunicato a mezzo ufficiale giudiziario) al debitore può essere immediatamente esecutivo- e in tale caso il creditore può iniziare una procedura esecutiva nei confronti del debitore (qualora questi perseveri nell'inadempimento) oppure può essere munito della provvisoria esecutività, con la conseguenza che il creditore dovrà attendere 40 giorni decorrenti dalla notifica del decreto al debitore perchè tale atto diventi esecutivo. Se però il debitore nel predetto termine di 40 giorni propone opposizione al decreto ingiuntivo, si instaura una causa vera e propria, che si concluderà con una sentenza di conferma o revoca del decreto ingiuntivo emesso. In difetto di opposizione il decreto ingiuntivo diventa definitivamente esecutivo e non potrà essere impugnato.

LE PROVE DEL DECRETO INGIUNTIVO

Occorre tenere sempre presente che presupposto indefettibile per la concessione di questa tipologia di provvedimento è la prova scritta e a tale riguardo l'articolo 634 del codice di procedura civile contiene un elenco di massima di ciò che la legge considera prova scritta per la concessione del decreto ingiuntivo “sono prove scritte idonee...le polizze e promesse unilaterali per scrittura privata, e i telegrammi....Per i crediti relativi a somministrazione di merci e di denaro nonché per prestazioni di servizi fatte da imprenditori che esercitano un'attività commerciale sono altresì prove scritte gli estratti autentici delle scritture contabili...”.

Però il predetto elenco non è tassativo e al riguardo sono interessanti le pronunce di diversi tribunali, che hanno emesso un decreto ingiuntivo sulla base del contenuto di alcune e-mail, ampliando così il concetto di prova scritta.

PROCEDIMENTO SOMMARIO PER COGNIZIONE

Nel 2009 il legislatore ha introdotto e disciplinato un nuovo procedimento c.d. “procedimento sommario di cognizione” previsto dagli articoli 702 bis, 702 ter e 702 quater, il quale si caratterizza per essere un modello processuale alternativo al rito ordinario e volto a conseguire in tempi più brevi un provvedimento finale, laddove non sia possibile il decreto ingiuntivo per difetto dei requisiti previsti dal codice.

In linea di massima, tale procedimento è esperibile quando la causa per il tipo di accertamento che esige, possa essere decisa all'esito di una attività istruttoria breve e semplificata, destinata a concludersi rapidamente.

Se avete un credito da recuperare, non esitate a contattare telefonicamente o anche tramite mail gli avvocati dello studio legale Sbressa Agneni di Borgomanero in provincia di Novara, che saranno lieti di rispondere ai Vostri quesiti, consigliando il percorso legale più conveniente per il recupero del credito.