Ciascuno è libero di contrattare con chi crede.
Tuttavia talvolta o la legge o un patto volontariamente stipulato possono attribuire ad un soggetto un diritto di prelazione ossia il diritto di essere preferito ad ogni altro a parità di condizioni, nel caso in cui la persona soggetta alla prelazione dovesse decidersi a stipulare un determinato contratto.
Il soggetto passivo della prelazione non è affatto obbligato a concedere tale contratto e conserva la sua piena libertà di decidere se ad esempio vendere o meno il bene oggetto della prelazione, senza che il beneficiario possa avanzare pretesa alcuna al riguardo: qualora però decida di vendere, non può stipulare con un terzo se prima non abbia offerto il bene, alle stesse condizioni, al titolare della prelazione.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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