La Corte di Cassazione con sentenza n. 18706/2020 chiarisce che non è mai consentito ricorrere alla violenza morale e fisica per educare i figli.
La Corte d'Appello condanna l'imputato per il reato di maltrattamenti in famiglia in danno della convivente e delle figlie.
Si ricorda che il reato di maltrattamenti contemplato dall'art. 572 del codice penale punisce con la pena della reclusione chiunque maltratta una persona della famiglia o comunque convivente o una persona sottoposta alla sua autorità a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte.
L'imputato ricorre in Cassazione e dichiara il ricorso inammissibile.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "
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