La legge prevede diversi strumenti di tutela sia in ambito civile che penale.
Ad esempio si può avviare il pignoramento dei beni avviando la procedura esecutiva contro il coniuge inadempiente e perfino presentare denuncia per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare.
La fase esecutiva inizia con l'atto di precetto su titolo esecutivo che è rappresentato dal provvedimento del giudice. Si può notificare al coniuge inadempiente un' intimazione al pagamento di quanto dovuto. Se la parte non adempie in 10 giorni, allora si può procedere con il pignoramento dei beni mobili, immobili o presso terzi (ad esempio si può pignorare lo stipendio o il conto corrente).
Si può anche richiedere il ritiro del passaporto per evitare che il coniuge inadempiente possa scappare all'estero e sottrarsi ai suoi doveri nei confronti dei figli.
Qualora vi sia fondato timore che il coniuge obbligato non abbia i mezzi necessari per corrispondere il mantenimento si può chiedere al giudice di sequestrare una parte dei suoi beni mobili o immobili.
Sul lato penale è possibile presentare denuncia per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare qualora il mancato versamento dell'assegno sia reiterato e volontario.
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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni
Articolo pubblicato nella sezione " Buono a sapersi "
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