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Questo articolo è stato scritto da:

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Avv. Stefania Sbressa Agneni

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Autrice per Giuffrè Editore

Scrive per la rivista di Vercelli La Grinta

Autrice per diversi blog giuridici

Iscritta all'Albo degli Avvocati di Verbania

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La legge non pone distinzioni di sesso per poter richiedere l'assegno di mantenimento. La legge parla, infatti, di coniuge che può essere una lei o un lui.

Pertanto il mantenimento potrà spettare al marito a cui la separazione non sia addebitabile e che non abbia adeguati redditi propri.

Nella pratica, quindi, in presenza delle condizioni previste dalla legge, è ben possibile che la moglie sia tenuta a versare il mantenimento al marito.
Di conseguenza, il mantenimento spetta al marito negli stessi casi in cui spetta alla moglie.

E' bene precisare che la valutazione al mantenimento del tenore di vita, a differenza di quanto accaduto per l'assegno di divorzio, è rimasta in ambito di assegno di mantenimento.

Tuttavia, va segnalato come in diverse occasioni la Corte di Cassazione abbia richiamato ed esteso analogicamente all'assegno di mantenimento le innovazioni riguardanti l'assegno di mantenimento.

Lo dimostra la recente ordinanza n. 26084/2019 che ha riguardato proprio la vicenda di un assegno di mantenimento riconosciuto a favore dell'ex marito.

Questi, innanzi alla Corte di Cassazione aveva chiesto una rideterminazione in aumento stante l'alto tenore di vita goduto in costanza di matrimonio e la rilevante consistenza del patrimonio della moglie.

Altra giurisprudenza invece continua a sostenere che “ in materia di assegno di mantenimento da determinarsi in sede di separazione, l'adeguatezza dei redditi rileva ai fini della conservazione del tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, secondo un parametro che è estraneo alla fissazione dell'assegno divorzile che deve invece essere qualificato in considerazione della sua natura assistenziale, compensativa e perequativa, secondo i criteri indicati nella legge n. 898 del 1970 art. 5 comma 6.

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Articolo dello Studio Legale Sbressa Agneni

Articolo pubblicato nella sezione " News dalla Corte "

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Scritto da AVV. SBRESSA AGNENI

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